La casa del chirurgo

interni domus rimini

La “Domus del Chirurgo” risale alla seconda metà del II secolo d.C. Dagli studi effettuati risulta che in quel tempo 'edificio si affacciava direttamente sul mare, che lambiva la parte settentrionale della città e che oggi risulta ritiratosi di oltre 1 km.

Struttura dell'abitazione

plastico della domus di Rimini
Credits: commons.wikimedia.org

Al Museo di Rimini è conservato un plastico della Domus del Chirurgo, grazie al quel è possibile visualizzare come era in origine questa abitazione. Organizzata su due piani, aveva muri di argilla che poggiavano su zoccoli in muratura. Sembra sia stat ricavata da quello che era un tempo il porticato di una domus più grande, ristrutturato e trasformato in un appartamento autonomo.

Attraverso un piccolo ingresso indipendente (vestibulum), aperto sul cardine minore (oggi via Giovanni XIII), si accedeva a un disimpegno che conduceva a un corridoio di circa 9 metri. Su un lato del corridoio si apriva un cortile interno, sull’altro varie stanze. La casa possedeva una sala da pranzo (triclinium), una camera da letto (cubiculum), e due stanze di soggiorno. Una di queste, la taberna medica, era l’ambulatorio dove Eutyches visitava i suoi pazienti, li operava e, a volte, li ricoverava. In questa stanza si trova il mosaico di Orfeo tra gli animali.

Su un frammento di muro del cubiculum, gli archeologi hanno messo in luce l’iscrizione “Eutyches homo bonus”. Il graffito, probabilmente inciso da un paziente ricoverato nella domus, ha permesso di risalire al nome del proprietario di casa.
All’interno della casa, poi, erano presenti alcuni ambienti minori, un vano riscaldato (ipocausto) e una latrina. Al piano superiore, si trovavano la cucina e la dispensa.

Gli arredi e le decorazioni della Domus testimoniano il gusto orientale del padrone di casa, un uomo raffinato e colto, di estrazione sociale alta e benestante. Anche i mosaici ritrovati soprattutto nella pavimentazione rispecchiano questa tendenza.
Alcuni sono policromi, altri decorati a motivi geometrici bianchi e neri. Tutti particolarmente ben conservati. I soggetti rappresentati ci riportano a un’epoca lontana.

I mosaici della Domus del Chirurgo

Il piccolo ingresso è arredato da un mosaico bianco e nero che riporta un motivo ricorrente in ambienti privati di passaggio o di rappresentanza. Al centro vi è una croce inserita in un quadrato con al fianco quattro squadre non contigue, una versione semplificata di composizioni geometriche più complesse, tendenza in voga dal II sec.
Anche il mosaico dell'atrio è in bianco e nero, come una sorta di tappeto, i cui motivi geometrici ricorrenti permettono di collocare il sito con una datazione intorno al terzo quarto del II secolo.

Lungo il corridoio vi è una decorazione bianca con crocette disegnate da tessere nere che, disposte intorno a una centrale bianca, formano un rombo. La decorazione sobria ed elegante invita ad avanzare verso le stanze che si aprono sul corridoio.
Si giunge così al triclinium dove è presente un mosaico con al centro il kantharos, che riporta evidenti segni dell'incendio che distrusse la domus.

quadro con pesci domus rimini

Fra gli arredi della sala spicca un prezioso quadretto in vetro da parete (pinax) con fondo azzurro-verde a rappresentare il mare e tre pesci realizzati a mosaico che possono essere distinti in un'orata, uno sgombro e un delfino. Un raro esemplare decorativo realizzato in tecnica mista che è possibile ammirare al Museo di Rimini.

Anche il cubiculum che insieme all'ambiente attiguo forma la taberna medica, è decorato con un pavimento a mosaico con figure vegetali e geometriche e qui sono state ritrovate pitture parietali tra cui una veduta di un paesaggio marino.
Ma è nella zona adibita a studio del chirurgo che si trova il mosaico più suggestivo del sito. Si tratta del mosaico di Orfeo tra gli animali: colorato e riccamente decorato, raffigura Orfeo seduto su una roccia al centro, con in mano la lira e attorniato da animali tra cui un daino, un pappagallo, un aquila, un leone e altri uccelli, come è frequente nelle raffigurazioni classiche. Secondo la leggenda, Orfeo era figlio di Apollo e di Calliope e riusciva a incantare gli animali grazie al suo canto melodioso. Qui potrebbe essere stato realizzato anche per rappresentare simbolicamente come il medico Eutyches mettesse a disposizione la sua scienza per placare gli affanni dei suoi pazienti. È proprio qui, infatti, che è stato scoperto la più ricca raccolta di strumenti medico-chirurgici giunta a noi dall'antichità

mosaico orfeo con animali domus rimini

Dopo la metà del III secolo, sotto l’imperatore Gallieno, un’incursione di Alemanni mise a ferro e fuoco Ariminum (l'antica Rimini) e la domus fu distrutta da un incendio. Proprio il crollo del tetto ha consentito la perfetta conservazione dei mosaici, degli arredi e degli utensili del nostro chirurgo.

Per approfondire la conoscenza sui mosaici della Domus e di Rimini:
Mosaici di Rimini Romana
Angela Fontemaggi, Orietta Piolanti
Minerva edizioni, 2016

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DOMUS DEL CHIRURGO
Piazza Ferrari - 47921 - Rimini
tel. 0541 793 851 - musei@comune.rimini.it

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